Monday, November 27, 2006

Un corpo tra realtà e sogno!

Metamorphosis of Narcissus, 1937
Salvador Dali

Un corpo che è tutto, composto da occhi che ridono, piangono, esprimono, si illuminano, si incupiscono, si perdono, si incuriosiscono, si spengono, vedono e hanno visto, forse anche troppo, che sono vuoti e che addirittura non ci sono, da mani che sono strumenti di piacere, tortura, aiuto, mezzi per spogliare, toccare, strangolare, accoltellare, accarezzare, da capelli lucenti, lunghi, che cadono, ricrescono, si spezzano, corti, diradati fino a mostrare la cute, grigi, bianchi, scuri, neri, da una bocca che ride, parla, espella, lecca, bacia, mangia, succhia, morde anche al punto di strappare via, da un cuore che ama, odia, si crepa per arrivare anche a rompersi, si indurisce fino a diventare di pietra, che batte e pompa sangue, sangue rosso e dolce che circola in vene che si intravedono dalla pelle, pelle bianca, bruciata, smagliata, morbida, screpolata, tagliata, che fa da involucro ad un corpo, un corpo che ha come utilizzo quello di sorreggere una testa, una testa che contiene una mente la quale è il peggior nemico di quel corpo, una mente che obbliga il corpo a vivere sulla propria pelle gli eccessi, un corpo che ha vissuto l'imposizione severe di regole e ordine per poi vivere il rifiuto totale di limiti, il caos, vivendo tutto all'estremo, nel godimento e nella sofferenza, nei piaceri e nei disgusti, un corpo che lotta con l'immagine che ha di se la sua mente, che diminuisce fino a quasi scomparire e aumenta fino a diventare ripugnante, al punto di non riconosersi più, un corpo più forte che schiaccia uno più debole, un corpo sinuoso e graziato, tanti corpi mutilati e deformati che lottano in un arena, che si tolgono le viscere a vicenda e le usano come armi per strangolarsi, tanti corpi appesi da queste viscere, un corpo, nel giardino dei nonni, che viene aperto, svuotato degli organi e riempito di materiale artificiale, ricucito e appeso con una corda al collo da un albero, un corpo che vola, un corpo che fluttua che non ha peso ed è libero, un corpo che scende un tunnel correndo sempre più giù, inseguendo qualcosa per trovarsi in una botola con una luce molto forte ma quando si gira per andare via vede che i passaggi si sono chiusi tutti e che i muri iniziano a stringersi, si rannicchia più che può ma poi si rende conto che sta per morire schiacciato e che l'unico modo per salvarsi è quello di svegliarsi, ci riesce colpendosi, un corpo che salva la vita ad un'altra per poi toglierla ad un'altra ancora per salvarsi la propria, un corpo che sa che sta per morire ma non ha paura, prova una gran tranquillità, la sensazione di morire felice senza rimorsi o rimpianti, un corpo proibito e uno a disposizione di tutti, un corpo che piace e si piace e uno che è disprezzato e si disprezza, un corpo che ama un'altro e uno che odia un'altro, un corpo che si mostra e uno che si nasconde, due corpi nudi, coperti di un fluido colorato, che copulano e si muovono in simbiosi provando piacere, due corpi nudi che si respingo e altri due invece che si desiderano ardentamente, con passione, un corpo che desidera un'altro e questo che lo rifiuta, un corpo che non capisce come può piacere ad un'altro, un corpo che tocca e uno che viene toccato irrigidendosi dal contatto, un corpo che l'unico contatto che riconosce è quello doloroso e si sente a disagio quando non è così, così va alla ricerca del dolore e se non lo trova da altri se lo procura da se, un corpo che si autolesiona e prova un'immenso piacere nel farlo, nel stare male, un corpo che prova un senso di soddisfazione e controllo nel privarsi, di debolezza nel lasciarsi andare, un corpo che si difende, che è geloso e possessivo di se stesso, che non vuole che più nessuno lo violi, un corpo segnato da lividi e cicatrici, un corpo mancante lembi di pelle, carne viva esposta ma che non fa male, si chiede solo il perchè di questi vuoti, un corpo che invece ha la pelle ma talmente smagliata da mostrare ciò che dovrebbe nascondere, due corpi nudi uno con la pelle olivastra e uno con la pelle bianca, la prima illuminata dalla luce di una candela, la seconda bruciata, un corpo vestito tutto di nero arranicchiato nell'angolo di una stanza grande, grandissima, sperando di riuscire a scomparire, un corpo che esiste ma non lo sa, un corpo che non ha ne forma ne sesso, un corpo che si sente male e espelle feci e vomito in luoghi non consoni per poi prova disgusto verso i suoi escrementi, un corpo statico, pigro, letargico, in uno stato comatoso, un corpo che si rianima, un corpo che cammina, nuota, pedala, gioca, corre, un corpo che balla, si muove ad un ritmo che gli fa provare emozioni forti, un corpo accarezzato, accudito, apprezzato e un corpo abusato, menato, violentato, il corpo indifeso di una bambina che si deve difendere e deve difendere altri corpi ancora più deboli del suo da quelli degli adulti, gli stessi adulti che dovrebbero difenderla, il corpo di quella bambina, ormai ragazzina, che cade da un letto a castello nel sonno, non si sveglia ma sveglia tutti quelli che dormono in quella stanza con urli e pianti, che quando al risveglio le viene chiesto cos'era successo non si ricorda nulla, vede di essere coperto di lividi e si ricorda solo il sogno che ha fatto, il sogno di se stessa che guarda il corpo di un bambino piccolo mentre dorme e che cade dal letto, il corpo di quella stessa bambina di 7 anni che dorme con quello del fratellino di 6 mesi che quando però si sveglia vede i genitori che piangono e le vien detto che il corpo del suo fratellino è da seppellire, non si sveglierà mai più, i corpi di genitori che soffrono e quelli di figli che soffrono a cause dei genitori, il corpo di una figlia che lotta con quello della madre, una figlia che ha fatto da madre alla madre e non è mai potuto essere figlia, un corpo che riproduce un'altro e poi vive mille sensazioni intense verso di esso: protezione, rifiuto, fastidio, tenerezza, rabbia, impotenza, paura, gioia, orgoglio, abbandono, gelosia, invidia, amore, un corpo che muore e uno che nasce o rinasce, un corpo che, come un diario, racconta su di se le esperienze di una vita, un corpo che è solo un corpo!


Anonimo

Thursday, November 23, 2006

Bunny Suicides!

Caso vuole che proprio dopo la mia post 'Diventerò una statua' è passato Marc dal negozio è parlando del suo fine settimana mi ha raccontato che aveva trovato, fra i libri della sua ragazza, uno intitolato The Book of Bunny Suicides che, per chi come me non ne conscesse l'esistenza, in italiano sarebbe Il Libro dei Suicidi dei Conigli.

Molto incuriosita e divertita dalla cosa sono andata a fare delle ricerche su internet e l'ho trovato. Sono 2 libri, perchè esiste anche The Return, che illustrano dei conigli che vogliono 'mettere fine alla loro piccola esistenza pelosa'. Un commento cita: 'Conigli. Non sapremo mai esattamente perchè, ma avvolte decidono che hanno avuto abbastanza di questo mondo--ed è a questo punto che iniziano a diventare inventivi.'
Esilarante e devo dire il vero, alcuni anche veramente geniali!!!

Eccovi il link:

http://www.bookofbunnysuicides.com/ sito officiale

http://biboz.net/bunny-suicides/

Tuesday, November 21, 2006

Diventerò una statua!

Spesso mi ritrovo a pensare alla mia morte ma a diferenza di tanti non in modo negativo. La vedo come un'atto molto importante, come nascere è l'atto iniziale morire è quello finale e visto che non ho potuto decidere la mia nascità vorrei poter decidere almeno come e quando morire! Premetto che la vecchiaia non mi piace e mi fa paura, non vorrei mai dovermi vedere allo specchio grinzosa e decadente, non penso che potrei conviverci, quindi vorrei mettere fine alla mia esistenza il giorno in cui non mi riconoscerò più e non riuscirò ad acettare più ciò che vedrò. Ma visto che la mia morte sarà l'ultima cosa che farò, almeno in questa vita (chi sa se ne esistono altre? Ma questa è un'altra storia.), mi piacerebbe che fosse speciale perciò spesso penso a come mi piacerebbe morire e qui dico che l'unica cosa che mi importa veramente e non soffrire, io non sopporto il dolore ma sopratutto cosa vorrei che fosse fatto del mio corpo dopo. L'idea che mi piace di più è quella di riuscire a scalare una montagna e buttarmi dentro ad un vulcano attivo per poi fondermi con le roccie, mi piace l'idea che nei sassi vulcanici si trovino tanti piccoli pezzi di Esther ma purtroppo mi è stato fatto notare che con il calore che emana un vulcano non riuscirei ad arrivare alla lava ma diventeri ceneri ancora prima di toccarla. Peccato, un'idea scartata, e allora ho iniziato a pensare che comunque mi piacerebbe essere fusa con qualcosa, e qui c'è chi stà pensando che lo sono già, ;-) per diventare un qualcosa che durerà nel tempo, così mi è venuto in mente la storia de Il Principe Felice di Oscar Wilde e ho pensato che diventare una statua non mi dispacerebbe, anzi. Ma il quesito era, in che posizione? Visto che dovrò passarci un bel pò di tempo devo esserne veramente sicura e li mi è tornato in mente un ricordo di viaggio, mi sono ricordata di quando sono andata in Belgio nel 2003 e sono andata a Leuven dove nella piazza del Grote Markt ho visto la statua di 'De Kotmadam', che in fiammingo significa 'la padrona di casa'.
Questa statua ritraia un donna seduta su una panchina e vedendola mi sono interogata sulla sua vita li e la sua utilità, di quante ne avrà viste e sentite da persone magari sole, disperate, senza nessuno con cui parlare, quante si saranno sedute sulle sue ginocchie, avranno toccato i suoi seni o accarezzato i suoi capelli, chi per divertimento e chi invece anche per trovare conforto, sicuramente pure i soliti turisti, curiosi, pazzi o ubriachi, considerato anche la quantità di brasserie che ci sono in quella piazza e la gradazione delle birre belghe! E così ho deciso che anch'io vorrei avere una mia utilità da morta e l'idea di diventare concime, anche se utile, non è che mi garba molto. Vorrei da morta, come il principe nella storia di Oscar Wilde o 'De Kotmadam', poter regalare un sorriso a chi è ancora vivo perciò l'idea di essere una statua a disposizione dei bisognosi mi sembra perfetta!

Adesso mi resta solo da decidere dove piazzare la mia statua e sopratutto, qualcuno mi sa dire se esite un metallo che fondendosi lega con la carne umano?

Monday, November 20, 2006

Indovinello: quale sono io?



Vi presento i miei sosia! Ma secondo voi mi devo preoccupare visto che sono 2 noti pervertiti?!?! Alla fine non lo siamo un pò tutti? Chi più, chi meno!

Aneddoto della domenica!


Ieri mattina verso le 10:30 Filippo mi stava portando a casa dopo essere stati al GOA e aver accompagnato 2 ragazzini alla stazione di Cesena perchè erano venuti da Verona per il Party (GRANDI!!!), ci stavamo per accostare davanti al portone di casa mia quando ci siamo visti un signore molto distinto sulla cinquantina venire in contro alla macchina in bici, qui nulla di strano se non fosse per il fatto che il signore era vestito in un completo grigio, molto elegante, la bici era un modella da donna di quelle retrò di un rosa molto acceso e la guidava come se avvesse imparato il giorno prima, andava tutto sbilenco! La cosa ci ha incuriositi e fatto ridere così, quando ci siamo fermati, ci siamo girati per vedere dove stesse andando e abbiamo visto che era fermo affianco ad un palo della luce, inizialmente non riuscivo bene a capire cosa stesse facendo, vedevo che stava andando attorno ad una mountain-bike legata al palo quando Filippo dice: "Guarda, sta rubando lo sellino della mountain-bike!" In effetti lo stava proprio sfilando poi con il sellino in mano è risalito sulla sua (a questo punto dubitavo già che fosse sua) bici rosa, è andato avanti qualche metro, sempre traballando, e si è affiancato ad una macchina dove è sceso e ha cambiato il sellino. Evvidentemente quello che aveva prima non era di suo gradimento! Poi si è messo a controllare i pedali, le ruote, ecc. ha fatto qualche giro su e giu per la mia via per poi girare l'angolo in via curiel...alla ricerca di altri pezzi di ricambio?! Ribadisco che il tutto si è svolto in piena domenica mattina!
La cosa mi ha fatto molto divertire anche se mi sembrava tutto così assurdo, in fatti quando mi sono svegliata nel pomeriggio mi è venuto in mente la scena ma visto e considerato che era successo dopo che avevo dormito solo 3 ore e mezza nell'arco di 51, e avvolte mi capita che quando dormo così poco confondo un pò ciò che ho vissuto con ciò che ho sognato, sono scesa di sotto e sono andata a controllare, era veramente accaduto, li appoggiato al palo della luce c'era la mountain-bike senza sellino! E poi sarei io la rimasta perchè vado ai GOA?!?!?!

Thursday, November 16, 2006

L'evoluzione secondo South Park!!!

Ragazzi,
Sono morta dal ridere....mi dispiace solo che è in inglese! Ecco perchè tutti dovrebbero imparare l'inglese...per godere di queste cose!

http://video.google.it/videosearch?q=garrison+evolution

Grazie Lallo!

Monday, November 13, 2006

Le mie prime volte dell'ultimo mesetto!

Dopo 30 anni di vita mi ritrovo spesso a dire: "Been there, Done that!" che in italiano sarebbe "Già visto, già fatto!" ma in questo ultimo mesetto ho avuto la fortuna, grazie a diverse persone, di fare delle cose per la prima volta.

Ho visto un film per la prima volta che posso dire rimmarrà uno dei miei film preferiti, Mulholland Drive di David Lynch, grazie a Ricky che me ne ha parlato e a Mirco che me l'ha gentilmente prestato.


Mirco, io leggerò dei libri da 'malati di mente', come dici tu, ma tu a film non scherzi. Ammettilo, anche tu sei un pezzo in là, suppongo che se non fosse così non riusciresti a sopportarmi così bene. ;-)

Ho scoperto grazie a Marc e ai suoi studi dei testi di Tim Leary che non esisterebbe la morte a causa di over-dose da LSD, la morte in quei casi avviene dalle cose che si fanno a causa degli effetti della droga! Utile, no?

Un cartone di LSD con la faccia di Timothy Leary

Un'altra prima volta è grazie alla Kety, ho mangiato due cose buonissime, le uova cotte nel pomodoro e la N'duja.

Componenti:
La N'duja viene preparata con carne di maiale, pezzetti di grasso in piccole quantità ricavato dal sottopancia, dalla spalla, e dalla coscia , a cui si aggiunge il peperoncino rosso essiccato, in misura del 25/30%.Tutti i componenti vengono macinati col tritacarne,all' impasto cosi formato si aggiunge il 3% di sale per poi essere omogeneizzato in madie di legno ed insaccato in involucri naturali, poi viene affumicato per qualche giorno e stagionato a climatizzazione naturale.La N'duja vera e propria è quella conservata nel budello cieco, detta orba (da orbus=cieco), ha colorito rossastro, consistenza pastosa che non diviene mai dura neanche dopo la stagionatura.
Lo raccomando a tutti, especialmente se vi piacono le cose piccanti. Troppo buono!

HO VISTO THE HATCHETS IN CONCERTO!!! Grazie di nuovo ragazzi!

Grazie a Inca, durante il nostro incontro a Bologna dopo circa 10 anni che non ci vedevamo, (i casi strani della vita), ho fatto ben 2 cose per la prima volta. La prima siamo andati alla Sala Borsa in Piazza Maggiore, gran bel posto, mi è piaciuto sopratutto la città vecchia che si intravede dalle mattonelle semi- trasparenti da cui è composto il pavimento!
La seconda mi ha portata a vedere la Finestrella di via Piella.


"Vi si trova una finestrella di legno (a dire il vero, non più), che si apre su uno degli scorci più suggestivi e meno conosciuti della città. Il Canale di Reno si insinua nel profondo di un tessuto urbano pressocchè inalterato: forse uno dei pochi angoli in cui sia possibile ritrovare intatta l’immagine di una Bologna scomparsa."
Non ci potevo credere, è una cosa incredibile, non sembrava nemmeno Bologna, mi sembrava che guardando da quella finestrella entrassi in un'altro luogo, un pò come con l'armadio delle Cronache di Narnia! Grande Inca, che spettacolo...con il buio era ancora più bella! Ci aggiungerei anche cenare al Pepperoni e vedere tutti gli aggeggi strani che c'erano in quel negozio, come il coso x fare il ghiaccio a forma di donna nuda, le cannuccie a forma di pene e il porta tovaglie di carta a forma di sedere di cane con la carta che gli usciva dal buco! Se li inventano proprio tutte!

E per ultimo ma solo in ordine di tempo, sabato sera, grazie a Leandro (aka Toy-boy e dopo sabato, aka Tramp), è stato la prima volta per ben altre 2 cose! La prima ho bevuto il Moscow Mule che per chi, come me prima dell'altra sera, ignora l'esistenza, racconto la sua storia in breve:

Ingredienti: vodka, ginger beer o ginger ale, lime e una guarnizione di buccia di cetriolo
Il Moscow Mule lanciò la moda della vodka negli Stati Uniti durante gli anni 50. Fu inventato da John G. Martin di Heublein, Inc., un distributore di alchoolici e cibo della East Coast che comprò i diritti della vodka Smirnoff, e Jack Morgan, proprietario del Cock 'N' Bull, un bar sul Sunset Boulevard di Los Angeles. I star del cinema, comici, criminali e anche Jim Morrison ci sono andati.
Martin ebbe l'idea di mischiare vodka con il ginger beer che produceva Morgan ma che faticava a vendere. Aggiungi a questo un unico, ed ora difficile da trovare, tazza di rame, e loro avevano la ricetta di una bevanda che divenne popolare velocemente.
La seconda prima volta di sabato sera è stata un giro in una Mini, ebbene sì, non ero mai salita su una Mini! E non ci abbiamo solo fatto un giro...ci abbiamo anche mangiato la pizza! E' troppo bellina! Questa volta tocca a me dire grazie...mi hai salvato la serata Tramp, considerato anche la delusione di non essere potuta andare allo street-parade!

P.S. Il mio lavoro sulle foto sta peggiorando ogni giorno che passa...faccio pietà! Ma forse almeno rendo l'idea! :-)

Saturday, November 11, 2006

Halloween with The Hatchets!!!


Il 31 ottobre come tutti sanno è la notte di Halloween, la notte in cui i Celti festeggiavano la fine dell'estate con Samhain, il loro capodanno. In gaelico Samhain significa infatti fine dell'estate (Sam + Fuin). Nella dimensione circolare del tempo, caratteristica della cultura celta, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale, che non apparteneva né all'anno vecchio e neppure al nuovo: in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti (Tir na n'Og) si assottigliava ed i vivi potevano accedervi.I celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi. Da qui l’usanza del trick-or-treating.
Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano nei demoni quanto piuttosto nelle fate e negli elfi, entrambe creature considerate però pericolose: le prime per un supposto risentimento verso gli esseri umani; i secondi per le estreme differenze che intercorrevano appunto rispetto all'uomo. Secondo la leggenda, nella notte di Samhain questi esseri erano soliti fare scherzi anche pericolosi agli uomini e questo ha portato alla nascita e al perpetuarsi di molte altre storie terrificanti.
Si ricollega forse a questo la tradizione odierna e più recente per cui i bambini, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alla porta urlando con tono minaccoso: "Dolcetto o scherzetto?" ("Trick or treat" nella versione inglese). Per allontanare la sfortuna, inoltre, è necessario bussare a 13 porte diverse.

Io in quella notte ho ricevuto un grande Treat...il concerto di The Hatchets!!!
Sono uscita da casa, verso le 22:30 con il terrore di essere in ritardo, visto i miei precedenti con i concerti, me li perdo sempre a causa dei miei ritardi. Fortunatamente sono arrivata al Magazzino Parallelo che loro stavano ancora cenando, così ho preso qualcosa da bere e mi sono messa a dialogare con delle amiche, durante ciò Alex aveva già iniziato a documentare fotograficamente la serata:



Quanto mi sono divertita a mettermi il rossetto così, se non fosse per il fatto che sembravo un'antropofaga lo porterei sempre in quel modo, rapido da applicare!

A dire il vero non sembra che ci fosse del gran dialogo! Chi sa che cavolo stavammo fissando...

Torniamo al racconto: Per chi non conoscesse The Hatchets, e questo è male, inserisco qui una breve descrizione, la band è composta da cinque componenti: Marco Turci alla batteria, Santa e Diego alle ghitarre, Franco al basso e ultimo ma sicuramente non da meno Antonio Fabbri la voce e strumenti vari, alcuni delle quali non conoscevo nemmeno l'esistenza. Finalmente verso le 23 è iniziato il concerto con, come citava la locandina, il loro 'rock n' roll usato e rhythm n' blues di seconda mano' ma vi posso garantire, eseguito in modo del tutto originalissimo e sopra tutto con una carica da far tremare i muri!!! E infatti, tempo di suonare qualchè pezzo e purtroppo è saltato penso l'amplificatore del basso...quando avevo ormai perso ogni speranza di riuscire a vedere The Hatchets eseguire un concerto per intero sono riusciti a rimediare al guasto...EVVIVA!!!

The Hatchets

Antoni Fabbri

Diego e Franco

Marco Turci

Santa

Il concerto è stato fenomenale, hanno suonato con una gran grinta e passione, è stato a dir poco spettacolare, grazie anche alla scenografia e luci e agli effetti speciali pirotecnici forniti da Franco (visto che anche uno dei componenti del gruppo specifico che il pirotecnico era Franco della Fulvia). Ad un certo punto dall'altra parte della vetrata che facceva da sfondo al gruppo si sono viste alzarsi delle fiammate, ho subito pensato che il gazebo fuori avesse preso fuoco per poi vedere Franco con una bottiglia di alchool che creava questo effetto...che spettacolo, c'erano fiamme che colavano ovvunque, fortuna che Marco Turci non si è accorto di nulla perchè altrimenti, come ha detto quando gli è stato raccontato, non sa se avrebbe continuato a suonare, l'aveva proprio dierto la schiena, visto anche i precedenti durante una festa a casa di Franco e la Fulvia quando a causa di un mega falò la batteria stava per prendere fuoco! Qui vi inserisco una foto di Franco vestito da frate fatta la sera di Halloween, era troppo credibile:

The Hatchets sono stati bravissimi e mi sono divertita tantissimo! Per me è stato particolarmente speciale perchè da qualchè mese coltivo un nuovo 'hobby' cioè quello di assistere alle prove di The Hatchets perciò vederli in concerto e sentirli suonare i pezzi alla quale ho addiritura assistito alla creazione è stato veramente emozionante!!! Grazie ragazzi...SPACCATE!!!

A questo punto concludo con la speranza di poterli vedere fare un'altro concerto presto ma nel fra tempo fortunatamente mi danno la possibilità di godere della loro musica e talento durante le prove! Thank you!

Tuesday, November 07, 2006

Urban Leggends!

Hello my friends...& siblings,
Visto che di cavolate se ne dicono tante ho pensato di contribuire ulteriormente a questa cosa inserendo una rubrica nel mio blog sulle leggende urbane o più comunamente chiamate leggende metropolitane.
Mi scuso già da ora per eventuali errori ortografici e grammaticali.


La leggenda urbana o leggenda metropolitana è un genere di leggenda contemporanea che consiste in storie insolite e curiose raccontate dalla gente, che acquistano credibilità passando di bocca in bocca.

Charatteristiche
Si tratta di ipotetici fatti normalmente presentati come realmente accaduti, ma attribuiti quasi sempre a qualche altra persona; in Italia un incipit piuttosto comune è "mio cugino mi ha raccontato...", mentre nei paesi di lingua ingese addirittura è stato coniato un acronimo per riferirsi al soggetto o alla fonte di queste storie: FOAF, friend of a friend, "un amico di un mio amico". Non bisogna pensare che le persone che raccontano una leggenda urbana lo facciano in malafede. Talvolta certo la cosa può accadere, ma più spesso si tratta di "vittime" del fenomeno, di agenti passivi atti, involontariamente, alla diffusione della diceria di turno. Spesso le persone che raccontano le leggende sono davvero convinte della veridicità di quanto affermano e questo perché la natura stessa della leggenda urbana consente quasi sempre un margine di credibilità. Inoltre gli argomenti descritti all'interno di questi racconti popolari sono spesso divertenti e curiosi il che incentiva la voglia di diffonderli e raccontarli ai propri conoscenti. Si ricalca dunque in questo modo un meccanismo simile a quello che consente il diffondersi delle barzellette o degli indovinelli.

Prima leggenda:
GLI EFFETTI ALLUCINOGENI DELLE BUCCIE DI BANANE


Una leggenda urbana asserisce che le buccie di banane secche contengano la sostanza fitizia "bananadine", e che è allucinogeno quando fumata. A differenza di molte leggende, l'origine di questa è stata rintracciata. Risale ad un'articolo uscito nel giornale underground Berkeley Barb nel Marzo 1967, e divenne diffuso dopo che William Powell, credendolo vero, l'ha incluso nel The Anarchist Cookbook (Il Ricettario del Anarchista) nel 1970.

Il singolo hit di Donovan, "Mellow Yellow" (Giallo Gradevole) fu rilasciato lo stesso mese, e si è creduto (erroniamente) per anni che "Mellow Yellow" era la fonte di questo mito. In un'intervista fatta nel ottobre 2005 nel programma "Fresh Air" del National Public Radio, Donovan ha dichiarato che fu in realtà il cantante folk Country Joe McDonald a mettere in giro questa voce a San Francisco una settimana prima dell'uscita della canzone di Donovan. Il mito fu portata ancora all'attenzione alla fine degli anni 80, quando il gruppo satirico punk The Dead Milkmen (I Lattai Morti) rilasciarono una canzone concernente gli effetti del fumare buccie di banane. Anche il Food and Drug Administration (FDA) investigarono.

Questa leggenda non é totalmente senza merito: la banana contiene tryptophan il quale , quando ingerito, aumenta il livello di serotonin nel corpo. Questo può portare a vari effetti di alterazione del umore (Leathwood and Pollet, 1982) incluso una reduzione della depressione (Sainio et al., 1996). Anche Xiao et al. (1998) trovò che mangiando giusto due banane al giorno per tre giorni aumenta il livello di seratonin nel sangue del 16%. Comunque, non c'è menzione nella letteratura del tryptophan avendo qualsiasi effetto allucenogeno; in fatti, è stato usato per ridurre allucinazioni in pazienti con dissordini mentali (Sainio et al., 1996). E' anche stato discutibile se fumare tryptophan avrebbe successo come metodo di soministrazione.

Referenze:
-Leathwood, P.D. and Pollet, P. (1982) "Diet-induced mood changes in normal populations" J. Psychiat. Res. 17(2):147-154
-Sainio, E.L., Pulkki, K. and Young, S.N. (1996) "L-Tryptophan: Biochemical, nutritional and pharmacological aspects" Amino Acids 10:21-47
-Xiao, R., Beck, O. and Hjemdahl, P. (1998) "On the accurate measurement of serotonin in whole blood" Scand. J. Clin. Lab. Invest. 58: 505-510

P.S. Visto che si è parlato di banane non posso che aggiungere questa barzellette sulle bionde! Nulla di personale amiche bionde...mi ha fatto troppo ridere! XX

Monday, November 06, 2006

Un sabato sera dell'Esther...

Hello People,
Questo è il racconto del mio sabato sera che si è concluso domenica mattina...12 ore nelle quali ho fatto e visto diverse cose!
Sono uscita da casa, neanchè molto convinta, verso le 22:30 senza avere le idea ben chiare su cosa fare e dove andare tranne per il fatto che sarei andata al GOA a Torriana...ma è mia abitudine andarci non prima delle 5 circa xciò il mio dilemma era: come passare le 6 ore che mi separavano da tale evento???
Come inizio mi sono diretta sola (le mie amiche erano tutte in ritiro...chi aveva il telefono staccato, chi era davanti alla televisione a ricamare, chi stava a casa, chi era a Firenze x studi, ecc. ecc.) verso l'Officina dove ho incontrato amici e fra una chiacchera e l'altra e 'minaccie' da parte di un'amico di venire in negozio lunedì e fare sesso con me...infatti non ero molto sicura se aprire oggi, :-) sono riuscita a far passare un paio di ore, verso l'una si è deciso di andare al Bronson, tanto x cambiare, non ci sono mai andata l'anno scorso ma questa anno mi sà che ho già recuperato. Mentre si decidevano le macchine Vito mi ha chiesto dove stavamo andato e che voleva venire anche lui con 2 suoi amici, di Siracusa se mi ricordo bene, così gli ho detto che però in tal caso doveva prendere su la macchina lui e che non sapendo dov'è il posto gli ho offerto di fare da co-pilota. Così io ed Alex siamo saliti con loro e mentre andavamo verso Ravenna ricevevo altre 'minacce' che se a loro non piaceva il posto se la sarebbero presi con me!!!! Voglio sapere xchè mi devo sempre beccare le colpe...mica constringo la gente con la forza a fare le cose! Si vede che ho la faccia da capro espiatorio! Fatto stà che dopo 5 minuti che eravamo arrivati volevano già andare via così mi sono messa d'accordo con Mirco e Claudio che ci (Alex ed io) avrebbero riaccompagnati a Cesena loro. A quel punto, risolto il problema macchina, sono andata al bar a bere e lì incontro Trinity e le chiedo se aveva già suonato al che mi risponde di no, fortuna xchè la sua musica è l'unica alla quale riesco a ballare lì, poi mi chiede se mi interessa entrare al Cocoricò gratis sabato 18 novembre xchè suona lì e può fare entrare tot persone senza pagare, potete già immaginarvi la mia risposta, così mi ha chiesto il mio numero di telefono e mi ha detto che mi chiamerà per confermare un paio di giorni prima...che figata! Dopo questo incontro mi sono messa in pista a ballare e in tanto il tempo passava... mentro ballavo becco un tipo che aveva promesso di portarmi una maglietta che mi interessava avere, mi dice che ha la maglietta fuori in macchina, così esco e la vado a prendere, gli chiedo quanto gli devo e mi inizia a dire che vorebbe uscire con me, giusto x berci una birra, che gli piacio, ecc. insomma le solite frasi, gli rispondo che purtroppo non ho tempo x uscire, che anchè se andassimo a berci una birra sarebbe una birra e finita lì alla quale mi risponde, "non si sa mai!", ma come mai certe persone non riescono a capire quando non c'è ne, anche se detta in modo carino? Cmq, alla fine gli ho dato i soldi che gli dovevo e la cosa si è conclusa grazie a quei ragazzi che volevano partire. Il viaggio di ritorno è stato un numero...Claudio ha messo su della Country music, nulla in contrario, mi piace ma visto che a quel punto poco mi separava dal GOA non era proprio il genere più adatto...purtroppo non sono riuscita a convincerli a mettere su uno dei miei magnifici cd! Mirco ha imboccato la Dismano invece del e45 e ho pensato, "qui la cosa si fa lunga" xciò ho fatto da co-pilota anche x il ritorno e l'ho immesso sul la strada giusta! :-)
Arrivati a Cesena sono salita sulla mia automobile e sono partita...verso il GOA!!!
E' sempre un'emozione fare la salita che potra al castello!!! E qui vi inserisco una foto:



Una volta dentro mi sono diretta verso la pista dove ho incontrato una faccia conosciuta, non solo xchè viene ai GOA ma anche xchè e un'amico di amici, dopo 4 cavolate dette avevo voglia di ballare ma purtroppo non c'erano i soliti dj e di conseguenza nemmeno la solita musica...era troppo pompata e non riuscivo a prendere il via. Così mi sono messa a bordo pista a guardare le luci e disegni fluorescenti...troppo belli, incantano!!! E qui vi aggiungo qualchè altra foto:



Erano ormai le 7 e aveva iniziato ad albeggiare ed è li che inizia lo spettacolo meraviglioso di quel posto! La festa si fà dentro il castello ma la pista principale è in una costruzione aggiunta recentemente che chiamano 'crystal tower' perchè la meta non ha muri ma vetri, altra foto:


E dalle vetrate hai una vista da mozza fiato...con il buio vedi tutte le luci e quando sorge il sole vedi tutta l'alba e poi pian, piano tutta la vallata con S. Marino nello sfondo, altra foto:


Una volta che avevo visto l'alba ho deciso di appartarmi e sedermi sulle scale che portano alla pista di sopra, che ormai era chiusa e lì è iniziato un via va di persone, sopratutto ragazzini/e, che immagino trovassero in me una forma di compagnia. Strano xchè di solito ai GOA Party non si socializza, uno dei motivi xchè mi piace andarci, ma domenica mattina non era così, prima è arrivata una ragazzina che aveva dello speed da dar via ma che è finita a sedersi affianco a me aspettando che le varie droghe che aveva assunto facessero effetto (alle 7 del mattino), poi i suoi amici, poi una ragazza che avevo conosciuto a un GOA a Ravenna (che come l'ho conosciuta è un'altra storia) e i suoi amici, che mi hanno invitata a una cena dove si ritrovano 'gli amici fatti durante i GOA', poi mi si è seduto affinaco un ragazzo di Modena che vedo sempre ai Party e che di solito è un pezzo in là grazie agli eccitanti vari che si fà, ma stranamente era molto tranquillo, così ci siamo messi a parlare e mi ha raccontato la sua serata: si era fatto una riga di una polvere contenuta in una capsula che gli avevano dato dei tipi in locale a Bologna e a causa di ciò aveva passato 3 ore da paura, fra gran paranoia, attacchi di panico, vomito, ecc. mi sembrava un racconto da Paura e Delirio a Las Vegas! Gli era ormai passato, ecco perchè era più tranquillo del solito. A quel punto è tornata la ragazzina dello speed che le stava salendo l'm.d.a. ed era in botta piena, ne aveva rimasto ancora un pò in una botiglietta...le ho consigliato di andare a ballare un pò, considerato l'orario era meglio se iniziava a smaltire gli effetti. Poi è arrivato uno degli 'amici fatti durante i GOA' che mi ha raccontato che aveva un piede che gli facceva male, che iniziava a non sentirlo più, che aveva paura che gli fosse successo qualcosa di grave per poi accorgersi che tutto ciò era causato dalla scarpa allacciata troppo stretta! Ha! Alle 9 passate è andato su uno dei soliti dj, Frascky, uno dei miei preferiti, che emozioni, e così mi sono lanciata in pista, pure li ho fatto una conoscenza, una ragazza di Ferrara che era venuta con una delle bariste alle 11 di sera e che sarebbe andata via verso mezzogiorno quando la sua amica finiva di lavorare...13 ore di GOA Party...ecco xchè tutto d'un tratto me la sono trovata di fronte sniffando un popper chiedendo mi se ne volevo un pò!
La conclusione di tutto ciò è stata che verso le 11 è saltato l'impianto...da quello che si diceva qualchè furbone ha fatto un gavettone a una ragazza e l'acqua ci è finita sopra, l'impianto, mandandolo in tilt! Peccato! Vah beh, ho deciso che era ora di tornare a casa e così ho fatto!
Purtroppo, per qualche motivo a me sconosciuto, la gente adora andare in giro la domenica mattina, a spasso, in bici, al supermercato, centri commerciali, ecc. e mi sono beccata un gran traffico e dopo una serata così non è prorpio il massimo! Il più bello è stato quando mi sono fermata a fare benzine, da come mi ha gurdato il benzinaio mi sembrava quasi che leggesse sulla mia faccia, "non dormo da almeno 30 ore, nella quale ho fatto e visto cose..." non mi viene la parola giusta per descriverlo, forse dovrei chiederlo con lui! :-)
Arrivata a casa sono andata a dormire, è troppo bella quella sensazione di totale stanchezza, fisica e mentale, quella che dici, " questa dormita me la sono proprio guadagnata"!
Sicuramente la sensazione che state provando in questo momento dopo esservi letto tutto questo racconto...basta la chiudo quà, mi sono dellungata (esiste come parola?) pure troppo!

Thursday, November 02, 2006

The detail that kills your photo!

Vi sarà sicuramente capitato di scattare una foto e poi accorgervi quando l'hai sviluppata che c'è un dettaglio, qualcosa magari nello sfondo che ve l'ha rovinato!
Grazie alla mia sorellina ho alcuni esempi da mostrarvi, troppo da ridere!!!
P.S. Però bisogna essere maggiorenni e conscienzienti per visionarli! A vostro rischio e pericolo!





What is yellow and highly dangerous?


Nel nostro, Ma'rc & Est'h'er, che giocono con l'apostrofi prima di farsi la dose giornaliero di "custard", primo articolo spiegheremo cos'è giallo e altamente pericoloso!
(Se non siete mai stati in Ighilterra e non conosciete le delizzie dei dessert inglesi ora vi spieghermo cos'è il custard)
Si puo mangiare o caldo o freddo....il dolce, non te!
La sensazione in bocca: se si mangia calda è più liquida, quasi sguignosa...sweet sperm-like consistancy!...se si mangia fredda rimane più densa, sempre dolce ma se il tuo o quello del tuo ragazzo ha una consistenza così...fatti vedere!
Gli ingredienti: One egg Half a tea spoon of vanilla essence One cup of milk Two table spoons of sugar Two table spoons of flour...per i profani: un uovo mezzo cucchaino di vaniglia un bicchiere di latte due cucchiai di zucchero due cucchiai di farina
Avete capito allora la risposta all'indovinello?

...SHARK INFESTED CUSTARD...